Quando sorge un sole rosso…

“Cominciamo senz’altro.”
Alba Dorata è il terzo partito vincitore alle elezioni greche.  Lo è con l’11%, con l’incredibile rabbia scaturita a seguito della crisi, e con un’incredibile, quanto seguitissima, campagna elettorale. Attraverso i reportage ed i servizi delle televisioni greche abbiamo avuto modo di vedere com’è sottile il gioco dei neofascisti in terra ellenica.
Innanzitutto, il simbolo: una simil-svastica che però non si chiude concentricamente. A prima vista, e per le viste successive, ricorda il simbolo che portò Hitler al potere nel 1933 (con regolari elezioni, ricordiamolo). Per il Partito invece è il simbolo dell’unione di due mani che si afferrano saldamente. Per stringersele, per stringerle al collo di qualsiasi altra persona che non sia greca, ma saldamente.
Il saluto romano: essi ritengono che non richiami in modo assoluto quello fascista, perché “gli italiani sono fascisti, e hanno copiato il saluto della nostra bella terra ellenica. Questo è il saluto del popolo dei Dori”. Sì, è vero. Però almeno che si eviti una giustificazione, visto che di popoli in Grecia ce ne furono a bizzeffe. Evidemente il saluto Ateniese (afferrarsi i gomiti e compiere un cenno con la testa, “sono inerme davanti alla tua fiducia”), oppure quello romano (pugno all’aria dopo averlo battuto sul petto, “sono pronto a tutto per te che ti saluto”) erano troppo socialisti, troppo bonari. Guarda caso, eh.
Infine, la loro dottrina: contro l’Euro, contro gli immigrati, chiudersi nella loro nazione e far partire una gigantesca microeconomia, in modo che il loro capitale investito venga a loro volta ripreso e speso dai Greci stessi. Si otterrà una costante di ricchezza, non credo in crescita, dato che senza un equo rapporto di Import-Esport non si può risanare completamente un’intera crisi economica. Colbert, con Luigi XIV, ce ne diede una prova lampante: Versailles scintilla d’oro sotto il sole mentre la terra trema, cruento crogiolo di fango, merda e sudore di chi doveva lavorare una vita per dormire senza avere i crampi della fame per un solo giorno.
Qualcuno ha detto che l’Italia farà la stessa fine tra 5-10 anni, ma per ora c’è un pro e un contro che mi fa pensare ad un sì e ad un no. Il No è che siamo una nazione che, nel bene o nel male, ama il dialogo con qualsiasi paese, sia per sfotterci che per ammirarci, ma per ora non passerà mai una settimana senza che noi si parli con qualche esponente tedesco, inglese, francese, americano, indiano, e via dicendo. Siamo ancora socialmente attivi all’Estero per cadere vittime di noi stesse. Che poi, ripeto, questo vale solo per impedire qualsiasi tentativo di violenza e totalitarismo estremo: è ovvio e scontato che nel nostro paese manchi comunque una vita decente, libertà completa d’informazione, i magna magna ovunque, diritti calpestati ovunque.
Il Sì invece (e non me ne voglia nessuno, è solo una semplice constatazione dei fatti messi in paragone) me lo fa dire il Movimento 5 Stelle. In Grecia Alba Dorata è nata nelle strade, poi nel web, poi nei giornali, infine in Parlamento; l’M5S nasce dal blog di un comico che già dalla sua aveva la fortuna di essere famoso, di conseguenza si è fatto conoscere in breve tempo e in qualche anno è uscito fuori questo movimento, dalla rete di Internet alla Rete Politica. Ciò che mi fa pensare che l’effetto Grecia possa accadere anche qui, è che i grillini sono troppo arrabbiati. Rappresentano la rabbia italiana, una rabbia pacifica, come dice Grillo. Però si pensa solo alla nostra economia. Però si pensa solo ad uscire dall’Euro. Però si pensa a diffidare di tutti i politici tranne che di loro. Lo si insegna, più che lo si pensa. Però in nessun programma politico italiano si pensa all’immigrazione, o seriamente alla lotta alla mafia. (Se mai qualcuno commenterà questo articolo, non vi azzardate nemmeno a dire “ma dove vivi? E Maroni allora, cosa pensi che faccia in Lombardia?” Perché risponderei “NIENTE. Maroni non fa NIENTE in Lombardia. Piemonte, Veneto, export di industrie milanesi, ma in Lombardia NIENTE.” Al che voi, con la coda fra le gambe, dovreste darmi ragione, Destra, Sinistra o Centro che voi siate.)
Insomma: Alba Dorata è il nuovo fascismo, il Movimento è il nuovo… cosa? Sinceramente, io spero che quelle idee a cui per ora nessuno ha ancora pensato non vengano fuori come un misto fra Lega Nord e Nazismo estrermo, o Comunismo dei tempi di Gulag e Stalin. Perché allora sì che l’Italia rinascerebbe nelle strade, come fece tanto tempo fa. E non so voi, ma non ci metterei molto ad andare a braccetto coi fantasmi del risorgimento nei cunicoli milanesi, o per le strade romane. Perché se nemmeno stavolta se ne esce, la rabbia della gente sarà davvero della gente, e non rappresentata in Parlamento da giovani che nel frattempo si sono non solo calmati, m anche abituati alla calma piatta di quella tanto odiata “vecchia politica.”
Nel frattempo, saluti!

Pubblicato da Lorenzo Rotella

Laureato in Filosofia, giornalista de La Stampa.